Pensa: differenze tra le versioni

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    '''Pensa''' è stato un casato nobile presente nella diocesi e nella città di Como nel XV secolo. Lo stemma è raffigurato sul Codice Carpani.<ref name=":0">Stemmario del sec. XV, custodito nel Museo Civico di Como. Si deve, per la parte più antica, al pittore comasco Gio. Antonio Carpani di Antonio. Raccoglie gli stemmi delle famiglie nobili della città e dell'antica diocesi di Como. Edizione integrale a cura di CARLO MASPOLI, Stemmario quattrocentesco delle famiglie nobili della città e antica diocesi di Como, Lugano, 1973.</ref>
    '''Pensa''' è stato un casato nobile presente nella diocesi e nella città di Como nel XV secolo. Lo stemma è raffigurato sul Codice Carpani ed è presente come '''De Pensa da Ixen'''.<ref name=":0">Stemmario del sec. XV, custodito nel Museo Civico di Como. Si deve, per la parte più antica, al pittore comasco Gio. Antonio Carpani di Antonio. Raccoglie gli stemmi delle famiglie nobili della città e dell'antica diocesi di Como. Edizione integrale a cura di CARLO MASPOLI, Stemmario quattrocentesco delle famiglie nobili della città e antica diocesi di Como, Lugano, 1973.</ref>


    Nel 2022 mediante il progetto [[CCACC]] lo stemma del casato è stato oggetto di restauro digitale da parte del meta artista [[Shmerz]].<ref>Ongania R., (2022), Carpani Collection Coat of Arms XV Century (The) Lake Como Code, Academia.edu [online], disponibile al seguente indirizzo:https://www.academia.edu/71331429/Carpani_Collection_Coat_of_Arms_XV_Century_The_Lake_Como_Code</ref>
    Nel 2022 mediante il progetto [[CCACC]] lo stemma del casato è stato oggetto di restauro digitale da parte del meta artista [[Shmerz]].<ref>Ongania R., (2022), Carpani Collection Coat of Arms XV Century (The) Lake Como Code, Academia.edu [online], disponibile al seguente indirizzo:https://www.academia.edu/71331429/Carpani_Collection_Coat_of_Arms_XV_Century_The_Lake_Como_Code</ref>  


    Lo stemma è un [[NFT]] ed è presente nel [[Museo Carpani]].
    Lo stemma è un [[NFT]] ed è presente nel [[Museo Carpani]].


    Il Codice Carpani seconda metà del XV secolo, riprodotto in parte dal Maspoli (1973), riporta due versioni dello stemma Pensa, diverse in piccolissimi dettagli, ma entrambi pertinenti a ESINO (forse il primo di Esino e il secondo da Esino e presente a Mandello del Lario, ma del tutto simile al primo di Esino).  
    Il Codice Carpani seconda metà del XV secolo, riprodotto in parte dal Maspoli (1973), riporta due versioni dello stemma Pensa, diverse in piccolissimi dettagli.  


    Si osserva che a Esino Lario non ci sono (e non ci sono mai state) tre torri e non si ha traccia di una tale presenza fortificata quindi è plausibile che lo stemma non sia stato generato in quel di Esino Lario, ma solo usato a Esino Lario da una famiglia o un gruppo di famiglie che lì si è trasferita.
    Si osserva che a Esino Lario (LC), comune dove il casato è presente almeno dal XIV secolo<ref name=":1" />, non ci sono tre torri od un castello simile a quello presente nello stemma. L'unica fortificazione coerente con il XIV o XV secolo è costituita da una torre.<ref>https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_di_Esino</ref>


    Il Carpani non offre spunti per comprendere l’origine dal Casato e Maspoli stesso si astiene da una sua interpretazione dello stemma (di entrambi gli stemmi).  
    Alla luce di tali considerazioni oggettive, è plausibile pensare che lo stemma del casato non sia stato generato in quel di Esino Lario, ma solo usato a Esino Lario da una famiglia o un gruppo di famiglie che lì si è trasferita. Lo stesso stemma, infatti, viene documentato nel XIV secolo in provincia di Cuneo.<ref name=":2">Federico Bona Mola Di Nomaglio G. (cur.) Sandri Giachino R. (cur.), (2010), ''Onore colore identità. Il blasonario delle famiglie piemontesi e subalpine'' – Centro Studi Piemontesi, <nowiki>ISBN 9788882621605</nowiki>.</ref>


    Il Blasonario Sub Alpino offre molti altri stemmi per il casato PENSA.  
    Il Carpani non offre spunti per comprendere l’origine dal Casato e Maspoli stesso si astiene da una sua interpretazione dello stemma, di entrambi gli stemmi rappresentati.<ref>Maspoli C., (1973), ''Stemmario quattrocentesco delle famiglie nobili della città e antica diocesi di Como''. Edizione Ars Heraldica, Lugano.</ref>


    Lo stesso Blasonario Sub Alpino offre altri due stemmi, che si riconducono per similarità al Carpani. Quello più simile al Carpani è certamente lo stemma che è tratto dal volume '''''Onore Colore Identità''''', in particolare dalle integrazioni curate da Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri-Giachino.
    Il Blasonario Sub Alpino offre diversi stemmi per il casato Pensa, due di questi si riconducono per similarità al Carpani. Quello più simile al Carpani è certamente lo stemma che è tratto dal volume ''Onore Colore Identità'', in particolare dalle integrazioni curate da Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri-Giachino. Il Blasonario Sub Alpino informa che uno degli stemmi del casato Pensa è da riferirsi alla località Rocca de’ Baldi, in Piemonte.<ref name=":2" />


    Restando sul primo stemma proposto del Blasonario Sub Alpino, si menziona '''Rocca de’ Baldi.'''
    Il cognome Pensa è comune in Piemonte e Lombardia, ma ha ceppi anche al sud da Lazio e Abruzzi a Campania e Puglia.<ref>https://www.cognomix.it/origine-cognome/pensa.php#:~:text=Dovrebbe%20derivare%20da%20un%20nome,(BS)%3A%20&#x22;...</ref>


    Grazie al Centro Universitario di Storia Territoriale “Goffredo Casalis” (Archiviocasalit.it), si hanno informazioni dettagliate su Rocca de’ Baldi (Cuneo) dove è citata la famiglia Pensa.<blockquote>"La famiglia monregalese dei Pensa, che dispone di una buona quantità di denaro liquido, derivantegli dall’attività commerciale, si dispone nel corso della seconda metà del secolo XV a una nutrita serie di investimenti terrieri nella zona della Fraschea di S. Biagio, in cui l’incolto sta rapidamente scomparendo sotto i colpi di nuovi dissodatori, e a Pragaletto, grazie anche alla grande abbondanza d’acqua. In particolare, Girardo Pensa intrattiene una fitta serie di rapporti con esponenti delle famiglie più in vista di Rocca, i Novello e i Prandi, mentre Cristoforo Pensa presta denaro alla comunità e agisce spesso come suo procuratore per trattare liti e stipulare contratti."</blockquote>Valutando la rispondenza degli stemmi proposti da Carpani relativi al casato Pensa, vi è una compatibilità con una derivazione Piemontese precedente al XV secolo.
    ==Mondovì (Cuneo)==


    ==Esino Lario==
    Il Centro Universitario di Storia Territoriale “Goffredo Casalis” (Archiviocasalit.it) scrive:<blockquote>''"La famiglia monregalese dei Pensa, che dispone di una buona quantità di denaro liquido, derivantegli dall’attività commerciale, si dispone nel corso della seconda metà del secolo XV a una nutrita serie di investimenti terrieri nella zona della Fraschea di S. Biagio, in cui l’incolto sta rapidamente scomparendo sotto i colpi di nuovi dissodatori, e a Pragaletto, grazie anche alla grande abbondanza d’acqua. In particolare, Girardo Pensa intrattiene una fitta serie di rapporti con esponenti delle famiglie più in vista di Rocca, i Novello e i Prandi, mentre Cristoforo Pensa presta denaro alla comunità e agisce spesso come suo procuratore per trattare liti e stipulare contratti."''<ref>Archiviocasalis.it, (2022), ''“Rocca de' Baldi”'', in Archiviocasalis.it Disponibile Online al seguente indirizzo: https://www.archiviocasalis.it/localized-install/content/rocca-de-baldi</ref></blockquote>
    <blockquote>"[...] avo Albritius, primo dei Pensa documentati, che, notaio nel 1370, rogava gli atti ad Esino e a Varenna" (Carlo Maria Pensa).<ref>http://pietro.pensa.it/Pietro_Pensa_raccontato_dal_figlio_Carlo_Maria</ref></blockquote>
    ==Esino Lario (Lecco)==
    <blockquote>"[...] avo Albritius, primo dei Pensa documentati, che, notaio nel 1370, rogava gli atti ad Esino e a Varenna" (Carlo Maria Pensa).<ref name=":1">http://pietro.pensa.it/Pietro_Pensa_raccontato_dal_figlio_Carlo_Maria</ref></blockquote>


    ==Blasonatura==
    ==Blasonatura==


    ===Nomenclatura===
    ===Nomenclatura===
    ===-===
    La '''decùsse''', o '''croce di sant'Andrea''' è, in araldica, una pezza onorevole (di primo ordine) costituita dalla somma di una banda e di una sbarra. Il riferimento a sant'Andrea deriva dalla forma della croce che, secondo quanto la tradizione martirologica tramanda, fu usata per il martirio di sant'Andrea apostolo.<blockquote>«Inquartato da una croce secca decussata d'argento: nel primo d'oro, all'aquila di nero; nel secondo e terzo d'azzurro pieno; nel quarto di rosso, al castello d'argento, torricellato di tre pezzi, il mastio più alto, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo, accompagnato in punta dalle lettere PSA di nero, poste in fascia e sormontate da un segno di abbreviazione generico».<ref name=":0" /></blockquote>
    <blockquote>«».<ref name=":0" /></blockquote>


    ===Origine del nome===
    ===Origine del nome===
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    *Progetto [[CCACC]]
    *Progetto [[CCACC]]
    *[[Museo Carpani]]
    *[[Museo Carpani]]
    ==Bibliografia==
    *Archiviocasalis.it, (2022), ''“Rocca de' Baldi”'', in Archiviocasalis.it Disponibile Online al seguente indirizzo: https://www.archiviocasalis.it/localized-install/content/rocca-de-baldi
    *Federico Bona Mola Di Nomaglio G. (cur.) Sandri Giachino R. (cur.), (2010), ''Onore colore identità. Il blasonario delle famiglie piemontesi e subalpine'' – Centro Studi Piemontesi, <nowiki>ISBN 9788882621605</nowiki>.
    *Maspoli C., (1973), ''Stemmario quattrocentesco delle famiglie nobili della città e antica diocesi di Como''. Edizione Ars Heraldica, Lugano.


    ==Collegamenti esterni==
    ==Collegamenti esterni==


    *NFT
    *[https://opensea.io/assets/ethereum/0x495f947276749ce646f68ac8c248420045cb7b5e/104383495955473750741762599484953160777669358606143606787105225310465630928897 NFT]


    ==Note==
    ==Note==

    Versione attuale delle 20:28, 16 giu 2022

    Stemma restaurato da Shmerz.

    Pensa è stato un casato nobile presente nella diocesi e nella città di Como nel XV secolo. Lo stemma è raffigurato sul Codice Carpani ed è presente come De Pensa da Ixen.[1]

    Nel 2022 mediante il progetto CCACC lo stemma del casato è stato oggetto di restauro digitale da parte del meta artista Shmerz.[2]

    Lo stemma è un NFT ed è presente nel Museo Carpani.

    Il Codice Carpani seconda metà del XV secolo, riprodotto in parte dal Maspoli (1973), riporta due versioni dello stemma Pensa, diverse in piccolissimi dettagli.

    Si osserva che a Esino Lario (LC), comune dove il casato è presente almeno dal XIV secolo[3], non ci sono tre torri od un castello simile a quello presente nello stemma. L'unica fortificazione coerente con il XIV o XV secolo è costituita da una torre.[4]

    Alla luce di tali considerazioni oggettive, è plausibile pensare che lo stemma del casato non sia stato generato in quel di Esino Lario, ma solo usato a Esino Lario da una famiglia o un gruppo di famiglie che lì si è trasferita. Lo stesso stemma, infatti, viene documentato nel XIV secolo in provincia di Cuneo.[5]

    Il Carpani non offre spunti per comprendere l’origine dal Casato e Maspoli stesso si astiene da una sua interpretazione dello stemma, di entrambi gli stemmi rappresentati.[6]

    Il Blasonario Sub Alpino offre diversi stemmi per il casato Pensa, due di questi si riconducono per similarità al Carpani. Quello più simile al Carpani è certamente lo stemma che è tratto dal volume Onore Colore Identità, in particolare dalle integrazioni curate da Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri-Giachino. Il Blasonario Sub Alpino informa che uno degli stemmi del casato Pensa è da riferirsi alla località Rocca de’ Baldi, in Piemonte.[5]

    Il cognome Pensa è comune in Piemonte e Lombardia, ma ha ceppi anche al sud da Lazio e Abruzzi a Campania e Puglia.[7]

    Mondovì (Cuneo)

    Il Centro Universitario di Storia Territoriale “Goffredo Casalis” (Archiviocasalit.it) scrive:

    "La famiglia monregalese dei Pensa, che dispone di una buona quantità di denaro liquido, derivantegli dall’attività commerciale, si dispone nel corso della seconda metà del secolo XV a una nutrita serie di investimenti terrieri nella zona della Fraschea di S. Biagio, in cui l’incolto sta rapidamente scomparendo sotto i colpi di nuovi dissodatori, e a Pragaletto, grazie anche alla grande abbondanza d’acqua. In particolare, Girardo Pensa intrattiene una fitta serie di rapporti con esponenti delle famiglie più in vista di Rocca, i Novello e i Prandi, mentre Cristoforo Pensa presta denaro alla comunità e agisce spesso come suo procuratore per trattare liti e stipulare contratti."[8]

    Esino Lario (Lecco)

    "[...] avo Albritius, primo dei Pensa documentati, che, notaio nel 1370, rogava gli atti ad Esino e a Varenna" (Carlo Maria Pensa).[3]

    Blasonatura

    Nomenclatura

    La decùsse, o croce di sant'Andrea è, in araldica, una pezza onorevole (di primo ordine) costituita dalla somma di una banda e di una sbarra. Il riferimento a sant'Andrea deriva dalla forma della croce che, secondo quanto la tradizione martirologica tramanda, fu usata per il martirio di sant'Andrea apostolo.

    «Inquartato da una croce secca decussata d'argento: nel primo d'oro, all'aquila di nero; nel secondo e terzo d'azzurro pieno; nel quarto di rosso, al castello d'argento, torricellato di tre pezzi, il mastio più alto, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo, accompagnato in punta dalle lettere PSA di nero, poste in fascia e sormontate da un segno di abbreviazione generico».[1]

    Origine del nome

    Incerto.

    Pagine Correlate

    Collegamenti esterni

    Note

    1. 1,0 1,1 Stemmario del sec. XV, custodito nel Museo Civico di Como. Si deve, per la parte più antica, al pittore comasco Gio. Antonio Carpani di Antonio. Raccoglie gli stemmi delle famiglie nobili della città e dell'antica diocesi di Como. Edizione integrale a cura di CARLO MASPOLI, Stemmario quattrocentesco delle famiglie nobili della città e antica diocesi di Como, Lugano, 1973.
    2. Ongania R., (2022), Carpani Collection Coat of Arms XV Century (The) Lake Como Code, Academia.edu [online], disponibile al seguente indirizzo:https://www.academia.edu/71331429/Carpani_Collection_Coat_of_Arms_XV_Century_The_Lake_Como_Code
    3. 3,0 3,1 http://pietro.pensa.it/Pietro_Pensa_raccontato_dal_figlio_Carlo_Maria
    4. https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_di_Esino
    5. 5,0 5,1 Federico Bona Mola Di Nomaglio G. (cur.) Sandri Giachino R. (cur.), (2010), Onore colore identità. Il blasonario delle famiglie piemontesi e subalpine – Centro Studi Piemontesi, ISBN 9788882621605.
    6. Maspoli C., (1973), Stemmario quattrocentesco delle famiglie nobili della città e antica diocesi di Como. Edizione Ars Heraldica, Lugano.
    7. https://www.cognomix.it/origine-cognome/pensa.php#:~:text=Dovrebbe%20derivare%20da%20un%20nome,(BS)%3A%20%22...
    8. Archiviocasalis.it, (2022), “Rocca de' Baldi”, in Archiviocasalis.it Disponibile Online al seguente indirizzo: https://www.archiviocasalis.it/localized-install/content/rocca-de-baldi