Shmerz

2015. Vigevano, preparativi in gessetto per la realizzazione di un disegno a parete (2,20 X 1,20 m.), commissionato alla bottega artistica di Shmerz dal gestore di un ristorante locale (il Bianco e l'Augusto).

Shmerz è il nome d’arte di Marzio Camasso.

Nasce a Vigevano (Pavia) il 23 ottobre 1986.

Dopo le scuole dell’obbligo sceglie l’Istituto d'Arte "Benvenuto Cellini" di Valenza. Si diploma in Arte dei Metalli e dell’Oreficeria.

Marzio ha sempre desiderato vivere d’arte, purtroppo si è dovuto scontrare con una civiltà ridotta allo sfascio e ha dovuto impegnarsi per ricostruirla con mezzi che non prevedevano l’uso del restauro delle opere d’arte. Il ritornello era: restaurare è un hobby che non ci possiamo permettere!

"Creare NFT restaurando stemmi araldici del rinascimento è una risurrezione".

Chi è Shmerz?

Shmerz è l'artista in prima linea del progetto e rientra nelle seguenti classificazioni:

  • Artista NFT
  • Cripto artista
  • Meta araldista

Quale movimento artistico segue?

Shmerz è fondatore della Meta Araldica (MH, Meta Heraldry).

La Meta Araldica (MH, Meta Heraldry) è una corrente artistica nel cui manifesto "si intende innovare l'arte dell'araldica contestualizzando la simbologia originale degli stemmari risalenti al rinascimento (o loro copie anastatiche)", mediante l'individuazione e la riproduzione "degli affreschi coerenti con gli stemmi", cioè di quelle pitture sincrone con gli stessi stemmi, e le relative rappresentazione degli stemmi con NFT che inglobano anche "una restaurazione digitale". A tale combinazione, secondo il manifesto della Meta Araldica, si sovrappone la riproduzione asincrona della "musica del periodo", in loop. Più recentemente l'artista ha usato l'espressione "alla mia bottega metaversiamo[1] gli stemmi" per significare la loro trasposizione significante dall'Araldica classica all'Araldica nel Metaverso.

Manifesto

Possiamo definire questo momento storico come “anno zero”, le vicissitudini che la razza umana ha condiviso si sono tramutate in un nuovo “universo surrogato della realtà” e allo stesso tempo inevitabilmente interconnesso con essa.

Siamo esseri in grado creare laddove la comunicazione può fluire in quest’epoca in cui la comunicazione è supportata da strumenti all’avanguardia al punto tale di permetterci di comunicare in un istante da un capo all’altro del mondo.

L’arte, la più alta forma di comunicazione, altri non è che lo specchio della civiltà.

Il Metaverso rappresenta un universo parallelo dove la comunicazione può essere attuata senza le barriere dello spazio e del tempo inoltre il Metaverso tramite l’NFT ha la caratteristica fondamentale di mantenere qualcosa inalterato nel tempo fintanto che la rete è in funzione.

Il degrado della società è lampante e viene tradotto dall’arte in forme inanimate che necessitano di macchine per fingere di essere vivi sprofondando nell’apatia del silenzio.

La Meta Araldica ha lo scopo fondamentale di introdurre nel Metaverso i principi e le regole di un’arte della comunicazione e della simbologia antica di più di 600 anni.

L’impulsò e l’effetto che ci prefiggiamo di creare è di tramandare per l’eternità i principi che l’uomo è stato in grado di creare sulle cui basi si sono create le più grandi civiltà.

Trasformare il degrado in magnificenza ed elevazione ai limiti mai definiti che l’uomo può raggiungere.

Il Metaverso non più come surrogato ma come strumento fondamentale per la reintegrazione nella realtà.

Agli NFT generati da autori che seguono tale corrente artistica si abbinano meta-dati molto particolareggiati sul modello di dato strutturato presente nei progetti:

  • WikiData[2]
  • Google Knowledge Graph [3]
  • Twitter[4]

Progetti eseguiti

Progetti precedenti completati e carriera lavorativa

  • Nel 2005, diciannovenne, dopo grandi sacrifici e turni di lavoro impossibili, ha completato con successo un progetto di pittura sacra in una chiesa a Pecetto di Valenza (AL). Il progetto prevedeva la cura dei volti e delle figure di una pala d'altare realizzata da un'idea del prof. Luciano Orsini. Marzio ha lavorato sotto la guida del maestro Giuseppe La Rosa, pittore ritrattista, condividendo il carico di lavoro con un solo collega.[6]
  • Il suo primo progetto artistico gli è valso una promozione "sul campo" che lo ha portato a lavorare con la restauratrice dr.ssa Francesca Regoli; nel 2006 continua a occuparsi di arte sacra, con particolare attenzione alle chiese presenti nell’alessandrino.
  • Nel 2007, spinto dal desiderio di perfezionare le forme estetiche del quotidiano, si è applicato alla produzione manifatturiera nel comparto delle calzature artigianali di un'importante brand del made in Italy di Vigevano (per antonomasia "città della scarpa").
  • Nel 2010 viene chiamato ad assumere ruoli dirigenziali nel mercato della distribuzione cinematografica, posizione che mantiene per diversi anni con successo e meritando due avanzamenti di carriera nella gerarchia interna, e un alto encomio a testimonianza della serietà sul posto di lavoro.
  • Nel 2016, trentenne, ha deciso di ridefinire il proprio progetto di vita e si è dedicato a un progetto di volontariato "immersivo", a tempo pieno. L'impegno a contatto con i problemi della civiltà odierna (e la ricerca delle loro soluzioni), lo hanno portato a vedere l'arte come uno strumento indispensabile "di elevazione spirituale", o per usare le sue parole "che deve tornare ad abitare le nostre vite tutti i giorni".
  • Nel 2021 su invito della moglie (designer), si è affacciato al mondo degli NFT e si è subito convertito al nuovo paradigma delle opere d'arte, l'anno zero del metaverso. Attingendo al deposito della sua esperienza, in poco tempo ha dato vita al Manifesto della Meta Araldica (Meta Heraldry) ed è impegnato nel progetto CCACC.
  • Nel 2022 durante un'intervista per la redazione ha dichiarato: "Tutto è seguito a una velocità impressionante, non riuscivo a prender sonno la notte". In poco tempo ha avvicinato alla bottega d'arte amici e collaboratori interessati alla nuova visione del metaverso e alle sue prospettive di innovazione dell'araldica, con focus particolare alla conservazione delle qualità estetiche degli stemmi, alla storia e al prestigio associato a tale sistema semiotico figurativo che a suo dire "ha ancora molto da offrire a questa civiltà malridotta. Creare NFT restaurando stemmi araldici del rinascimento è una risurrezione".

HLPM (High Level Pizza Maker)

Parallelamente alla carriera lavorativa nel campo dell'Arte, Marzio Camasso ha studiato le tecniche della tradizione della pizza napoletana. Non proprio un hobby, l'obiettivo maniacale di giungere alla perfezione. Più precisamente, attraverso lo studio dei fondamenti di questa nobile arte e una prima supervisione dello chef Alessandro Masini, a cui è seguita molta sperimentazione, ha finalmente avuto accesso al Sancta Sanctorum dei maestri pizzaioli, una specie di condizione di sicurezza e di onnipotenza che gli fa dire:

"Non ho maestri, ne pizzerie, ne curriculum. Ho solo un prodotto incredibile che posso creare in qualsiasi momento in qualsiasi forno anche di casa. Questo risultato è stato fino ad oggi possibile solo in un forno professionale, ma oggi l’ho reso possibile. La peculiarità di questo impasto sta nel fatto che è croccante all’esterno ma nel momento del morso si può apprezzare la 'sofficità'. La caratteristica fondamentale di questo impasto è l’alta digeribilità".

Collegamenti esterni

Note

  1. metaversare, (neologismo) v. tr. [der. di metaverso] (aus. avere). - 1. [trasferire contenuti del mondo reale nel metaverso] ≈ digitalizzare, ...
  2. https://www.wikidata.org/wiki/Q55648452
  3. https://www.google.com/search?kgmid=/g/11g0g4sbp3
  4. https://twitter.com/i/topics/1369311988040355840
  5. https://www.larionews.com/cultura/perledo-una-mostra-virtuale-di-stemmi-del-400-di-famiglie-nobili-del-lago?fbclid=IwAR3Jum_Y4FlVo2IMIlNmE4tPxyELlYyRwp5Z5JMKgqzish3vGlpXOQtV8o8
  6. "Madre dei poveri: una pala", In Giornale di Valenza, 16 settembre 2005, p. 29.